Factfulness è uno dei saggi più significativi del nostro tempo scritto dal medico e accademico svedese Hans Rosling con l’intento di ”correggere” la visione distorta che abbiamo del mondo in cui viviamo.
Attraverso un attento studio dei dati, Hans Rosling, dimostra che le cose non stanno andando così male e che, anzi, siamo di fronte a un radicale miglioramento.
Per capirlo dobbiamo però imparare a guardare ai fatti con curiosità e a metterli in prospettiva: basti pensare alla vita dei nostri nonni per accorgerci degli enormi passi avanti che stiamo facendo, in ogni campo.
Factfulness rappresenta un approccio collaudato e metodologicamente provato per aumentare il nostro grado di consapevolezza rispetto al fatto che nel mondo le cose vanno meglio di come sembrerebbe. in molti settori: benessere, istruzione, salute, sicurezza, ecc.
Factfulness non è solo un libro che si limita all’approccio metodologico ma può diventare anche un manuale di autoconsapevolezza e dunque di auto miglioramento.
Per rendere questa attitudine al miglioramento di sé praticabile, analizziamo alcuni degli aspetti affrontati da Rosling
1) Negatività
Tendiamo a ricordare con maggiore facilità gli eventi negativi che ci hanno riguardato (insuccessi, delusioni, fallimenti). Le buone notizie invece non fanno ”notizia” e allora passano. Pensando agli ultimi 3/6 mesi, quali sono stati i 5 piccoli o grandi fatti positivi che vi sono accaduti?
2) Linea retta
Siamo abituati a pensare che il nostro percorso di vita e di carriera sia lineare, ma non è così perchè ogni giorno impariamo qualcosa di nuovo e miglioriamo progressivamente. Quale è stata l’ultima cosa positiva che avete fatto e che ha rappresentato una sostanziale discontinuità con la vostra storia personale e professionale?
3) Paura
Sembra quasi superfluo ricordare come la paura dell’insuccesso e del fallimento possa impedirci rischiare. Quando è stata l’ultima volta in cui avete fatto qualcosa che, col senno di poi, vi è sembrata azzardata? E perché avete deciso di farla comunque?
4) Destino
La mente, attraverso i sensi, percepisce i cambiamenti immediatamente e fa decisamente più fatica nel cogliere invece la nostra evoluzione graduale. Diventiamo ogni giorno un po’ più abili nel cavarcela nella vita privata e professionale, ma magari non ce ne rendiamo conto. Qual è quell’abilità che potete serenamente dire di avere sviluppato in anni di pratica ma di cui ancora non vi rendete pienamente conto?
5) Prospettiva individuale
Il mestiere che facciamo o quello di cui ci occupiamo ci inducono a soffrire della cosiddetta «deformazione professionale». In altri termini tendiamo ad affrontare tutto secondo la specifica prospettiva che il nostro mestiere o la nostra competenza ci ha imposto. Avete mai provato a riflettere sul fatto che, anche se non siete minimamente d’accordo, il vostro interlocutore potrebbe avere ragione e che la soluzione proposta potrebbe funzionare?
6) Accusa
Di poche cose possiamo essere certi nella vita. Eccone una: la ricerca di un colpevole, di fronte ad un insuccesso che ci riguarda, trova sempre una risposta. Questo ci aiuterà a evitare il ripetersi dell’evento negativo? No. Pensando all’ultima cosa spiacevole che vi è capitata, cosa avreste potuto fare voi per evitarla?
Le domande proposte e le relative risposte che daremo ci restituiranno risultati positivi. Rivaluteremo alcunea abilità e/o potenzialità.
Ricordiamoci però che, il libro non è un manuale che istruisce al cieco e superficiale ottimismo ma, come sostenuto da Rosling, si tratta di valutare la ”possibilità” quotidiana.
Se le risposte alle domande sono state rincuoranti, vuol dire che quello che quotidianamente si attua, funziona ed è opportuno procedere in quella direzione.
Le cose spesso vanno meglio di quel potrebbe sembrare.