Scegli un lavoro che ami e non dovrai mai lavorare un giorno nella tua vita» (Confucio)
Risuona come un monito l’aforisma di Confucio ed è vero.Quando la mattina ci si sveglia felici di andare al lavoro, tutto cambia. Cambia l’approccio all’intera giornata lavorativa e alla vita intera. Bisogna porsi qualche domanda, interrogarsi chiedendosi quanto davvero ci piace il nostro lavoro.
Ci piace il nostro lavoro? Siamo realmente motivati? Ci siamo accontentati di una situazione di comodo?
Da uno studio è emerso che, generalmente, sono 5 le motivazioni che spingono a cercare un nuovo lavoro :
- La ricerca di un’azienda più grande che offra maggiori possibilità di crescita
- Un futuro responsabile diverso, più comprensivo e riconoscente
- Uno stipendio più alto
- Minore distanza casa lavoro
- Differente vision aziendale e piani formativi più interessanti per i giovani
Durante i colloqui difficilmente si entra nel merito della qualità del lavoro e di quanto questa possa rappresentare una spinta al miglioramento.
Svegliarsi la mattina contenti di andare al lavoro perché quello che si andrà a fare è piacevole e stimolante cambia davvero il nostro approccio alla vita.
Un capo appassionato del proprio lavoro si nota immediatamente. Cambia totalmente l’approccio che adotta rispetto a chi è obbligato a svolgere quel ruolo in un’azienda che non apprezza. Un leader che ha la possibilità di lavorare in un contesto stimolante e positivo sarà certamente più coinvolgente e saprà contenere e gestire meglio lo stress. Un leader che ama il proprio lavoro saprà accrescere il livello di motivazione e di coinvolgimento del proprio team.
La conseguenza naturale sarà che anche un dipendente, con un leader appassionato, svolgerà un compito con entusiasmo dando il meglio di se.
Analizzando l’aspetto retention, evitare un cambio troppo frequente di dipendenti con relativi costi di selezione, sia in termini economici che di formazione, gioverà non poco all’azienda.
Oggi assumere persone che si appassionano a quello che ”fanno” aumenta notevolmente il tasso di retention.
Anche affrontare il cambiamento però merita le sue considerazioni Per prima cosa è fondamentale avere chiare le motivazioni che inducono al cambiamento.
Aspetto retribuzione? Consideriamo però che un aumento di stipendio a fronte di un lavoro poco piacevole perde abbastanza velocemente i suoi effetti motivazionali.
La vicinanza a casa anche a discapito della possibilità di crescere? Potrebbe non essere sufficiente. Impiegare meno tempo nel tragitto casa-ufficio non è garanzia di maggiore soddisfazione e meno stress.
Quando la spinta al cambiamento è legata solo a fattori esterni e non alla qualità del lavoro, forse bisogna riflettere con attenzione ed aspettare.