Cosa ci ha insegnato la crisi del 2008? Certamente che chi guida una azienda è chiamato ad anticipare una vasta gamma di opzioni. La resilienza rispetto a una serie di scenari è più importante di una previsione e di un piano di recovery specifico
Quando un’Azienda affronta una crisi, superandola con successo, imparerà certamente a cambiare pelle attraverso nuove strategie di sviluppo. Seguirà dunque la strada che conduce alla radicale trasformazione digitale.
Diversi i casi di successo ed i relativi risultati impressionanti. Aziende che navigano il momento di crisi superandola ottimamente.
I numeri sono i soliti a darci ragione. Secondo uno studio di Boston Consulting Group su un campione di 5.000 imprese americane, nella fase recessiva degli ultimi cinque cicli economici il 14% delle imprese è riuscito ad aumentare il fatturato di oltre il 10% e l’utile del 7% a fronte del 44% delle imprese che invece hanno diminuito fatturato e utile (rispettivamente del 28% e del 14%). I numeri evidenziano che per alcuni è stato possibile resistere e alle crisi e, addirittura, trarne vantaggio.
Ma come è possibile tutto questo?
Il primo step consiste nell’investire non trascinandosi passivamente nel baratro della crisi. Non sarà la più idonea la ‘’naturale, rapida ed apparente’’ soluzione che tenterà di risollevarsi riducendo i costi attraverso tagli, licenziamenti e chiudendo intere linee di business. Questa sarebbe la più miope delle strategie.
Solo attivando procedure “attive” ovvero, aprendo nuove linee di business, approcciando nuovi mercati e ridisegnando l’organizzazione secondo la ‘’visione digitale’’ sarà possibile tornare più forti di prima.
E’ proprio durante le difficoltà ed i momenti di crisi che nascono le opportunità. La crisi è la stagione migliore per inseguire nuovi e più ambiziosi traguardi.
Ciò che non va mai sottovalutata è l’emergenza. Mai commettere l’errore di temporeggiare sperando che le cose cambino da sole. Mai dar vita ad azioni di breve termine, apparentemente risolutive ma di fatto, tossiche e dannose per la buona salute dell’azienda.
Inoltre nelle situazioni di rallentamento economico, ripetere le azioni passate può risultare inefficace: ogni crisi ha origini e conseguenze diverse. Basti pensare ai cambiamenti che la rivoluzione digitale ha oggi messo in atto che nessuno avrebbe mai immaginato lontanamente solo un decennio fa.
Cosa ci insegnano le crisi?
Chi guida un’azienda è chiamato a anticipare tutte le possibili eventualità di opzioni.. Questo significa che limitarsi a immaginare un piano A e un piano B può non serve ma è necessaria sempre un’analisi attenta degli scenari possibili, nel bene e nel male, in crisi o in salute. Simulare le strategie più idonee ridurrà al minimo gli imprevisti. Solo con una visione ampia delle opzioni, l’Azienda resterà sana e forte anche nei momenti bui.
Bisogna ricordarsi che dalla crisi che nascono le opportunità, le stesse che indirizzano e caratterizzano gli anni successivi, anche quelli di maggiore prosperità.
Una cosa è certa: le cose cambiano sempre più in fretta e la certezza assoluta non esiste per nessuna Azienda.