Con la stagione del Covid molte aziende sono state costrette a ripensare ai propri modelli di business.
Per qualche azienda, la capacità di adattarsi al panorama in evoluzione, unita alla possibilità di offrire dei servizi digitali di valore, ha trasformato la crisi in una vera e propria opportunità.
Potrebbe dunque la crisi del coronavirus preparare il terreno per la nascita di nuove startup?
Dagli ultimi studi e dai dati raccolti, si evince che le startup dovranno stringere la cinghia e concentrarsi maggiormente sulla redditività e sul flusso di cassa positivo piuttosto che sulla crescita dei numeri.
Molte neonate aziende nonostante le difficoltà oggettive in questo mare dalle acque impervie, hanno imparato a ”nuotare”.
Se c’è una cosa che più di tante altre distingue le startup da molti altri tipi di aziende e attività commerciali è ”anche” la capacità di reinventarsi per dar vita ai progetti più innovativi.
Si parla però di “effetto startup” con la crisi Covid.
Nonostante le difficoltà contingenti, le imprese di recente costituzioni si sono adattate con grande flessibilità e hanno realizzato soluzioni per contrastare gli effetti della pandemia.
In un contesto di radicale cambiamento, in cui le imprese tradizionali sono apparse spesso disorientate, il ”sistema startup” ha mostrato alcune strade per fronteggiare la nuova quotidianità, mettendo in campo competenze, conoscenze, brevetti, prodotti e nuove soluzioni.
Una startup su 3 ha scelto di modificare il proprio modello di business valorizzando questa grande capacità di reazione al cambiamento.
La parola d’ordine di questi mesi è stata DIGITALE.
In una situazione così difficile, le imprese hanno compreso come non sia possibile prescindere dalla spinta digitale, diventata condizione essenziale di resilienza.
Il 78% delle grandi imprese italiane oggi sta adottando azioni di Open Innovation, soprattutto inbound che prevedono attività come la collaborazione con università e centri di ricerca, la startup intelligence o lo scouting di partner tra imprese consolidate.
l’Open innovation si fa strada tra le imprese e le startup sono ormai riconosciute come partner validi, sia nelle fasi iniziali delle sperimentazioni sia per rapporti più stabili e strategici.