In emergenza Coronavirus i processi di selezione del personale non si sono mai interrotti.
La necessità di reclutare nuove risorse ha spinto molte aziende all’uso degli strumenti digitali per dare continuità ai colloqui di lavoro.
Gli Uffici Hr delle Aziende hanno dovuto fare propri nuovi modelli operativi per rispondere alla situazione contingente, ma non senza difficoltà.
In un colloquio in videochiamata non si possono commettere errori perché l’impressione sulla persona vale molto nella valutazione complessiva.
Un Cv valido non può passare inosservato ma la credibilità e le doti manageriali sono più difficili da cogliere.
Molte aziende infatti, rinunciano per questi motivi ai video colloqui.
Il lockdown non ha comunque prodotto rallentamenti sostanziali nelle attività di recruitment dal momento che si sono registrati anche casi di assunzione di nuovi manager senza alcun incontro fisico.
Manager ed imprenditori hanno fatto la differenza scegliendo dunque di continuare a fare investimenti sulle risorse umane.
Per chi è in cerca di lavoro in questo periodo resta fondamentale osservare alcune linee guida:
Contesto del colloquio
Si lavora in casa ed è ovvio ma il contesto dovrebbe essere il più possibile professionale. L’ideale è una stanza chiusa, lontano dai rumori. Da evitare tassativamente sono gli sfondi virtuali. Preferire una libreria o una parete libera da oggetti o soprammobili.
Abbigliamento
Per un colloquio in videochiamata non sono necessari giacca e cravatta o tailleur dal momento che non c’è alcun contatto fisico ma la sobrietà è comunque richiesta evitando di presentarsi in vestaglia o in tuta sportiva.
Comunicazione
Mai sovrapporsi all’interlocutore ma soprattutto è opportuno osservare la concentrazione senza sbirciare ad altri schermi per controllare le notifiche del cellulare o le mail. Carta e penna per prendere appunti restano un valore per i nostri selezionatori.
Dal punto di vista delle aziende e delle società di ricerca del personale, la tendenza che emerge in questa fase, opta per figure professionali che abbiano un profilo smart nonchè flessibilità e capacità nel fronteggiare gli imprevisti.
Affinché il colloquio online abbia successo, entrano infine in gioco sia la capacità del selezionatore di intuire le doti dei candidati, sia la capacità di questi ultimi di proporsi al meglio in modalità virtuale.
L’head hunter deve sicuramente avere abitudine alle videocall per poter affinare valutazioni filtrate da uno schermo. Vero è che resta importante la reazione del candidato al colloquio.
Occorre mantenere il giusto equilibrio tra disinvoltura e formalità ricordando che non si sta parlando in videochat con gli amici e dunque i toni non devono essere troppo colloquiali.
Ma quale sarà la tendenza quando l’incubo pandemia sarà finito?
Molte aziende che si occupano di ricerca del personale confermano che lo strumento videocall diventerà parte integrante del processo di recruiting.
Questa modalità di selezione infatti riduce drasticamente tempi di organizzazione delle interviste senza abbassare la qualità delle valutazione.
L’incontro ”faccia a faccia” rimane però un aspetto insostituibile.
Quando l’emergenza terminerà, candidati e selezionatori saranno ben lieti di tornare ad utilizzare ”gli incontri tra persone” per la selezione , siamo sicuri.
Tutta l’esperienza acquisita in questi mesi però consentirà loro di ottimizzare processi e qualità dando valore alle loro attività.